lunedì 13 giugno 2011

COLORI DISPARI PER ARCHITETTI BLASFEMI

 Caminando per le vie ti ritrovi davanti questi mostri epocali sudafricani, costernati da lampioni holliwoodiani, che ti ammutoliscono. E così zitta gli passi accanto e senti una forza centrifuga che ti spienge verso di loro, come una moto che supera un camion in autostrada. Ti risucchia, ti ingoia, senti l'ucci ucci dell'orco che ha fame di te.
cammini veloce.


continua a camminare finchè non ti tocco rifermare. un albero si ma le radici completamente fuori, un uomo con le budella esterne, intestino, pancreas e tutto il resto, fuori, nudo, svergognato. un bamboo gigantesco.
questa città ti fa sentire piccola-
 bhè, qui si è presi tra l'obrobio dell'accostamento, ma per chi mi conosce, sa che io apprezzo almeno un 20% di questa eresia.













e poi fiori meccanici costruiti con meccanismi metallicci che dovrebbero aprirsi e chiudersi. le rotelle però si sono rotte, un fiore con nevrosi, e a me piace pensare che si siano ineppate il giorno della morte dell'architetto.
s
segue qui la chiesa profana inzuppata in una ciotola di acquarelli. più che una  foto sembra un quadro. una pennellata continua di colori dispersi e blasfemi.
e la vecchia art nouvau?

qui a dio sicuramente gli è caduto un po di colore mentre dipingeva. non c'è altra spiegazione.

questa città ti accieca con colori dispari.

2 commenti:

  1. Grande Branca! Che descrizioni minuziose e sentite eheheh... ci manchi tantooo!!!

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  2. dai almeno vi faccio partecipare ;)

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